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Frequently Asked Questions

DOMANDE FREQUENTI

Le nostre risposte ai quesiti più comuni
Come si legge la bolletta del Gas?

Con la bolletta del gas i consumatori pagano sostanzialmente per tre voci di spesa:

  • I servizi di vendita, che comprendono tutte le attività svolte dal fornitore per l’acquisto e la commercializzazione della materia prima gas naturale. Questi servizi si pagano in parte in quota fissa(indipendentemente dal consumo) e in parte in quota variabile(proporzionalmente ai consumi), e sono composti a loro volta da tre parti: la componente energia, la commercializzazione all’ingrosso e la vendita al dettaglio;
  • I servizi di rete, che sono pagati non con un prezzo, come per l’energia, ma in base ad un tariffario stabilito dall’Autorità. Questi servizi si riferiscono a tutte le attività svolte dai fornitori per consegnare il gas ai clienti e, come per i primi, sono composti da una parte fissa, sempre uguale, e una parte variabile legata ai consumi, e comprendono due diverse voci: il trasporto e lo stoccaggio, e la distribuzione locale. Vi sono poi degli oneri aggiuntivi(percentuale molto piccola in bolletta) legati, ad esempio, al contenimento dei consumi e allo sviluppo degli stoccaggi;
  • Le imposte, che comprendono l’imposta sul consumo(accisa), l’addizionale regionale e l’imposta sul valore aggiunto(IVA).
Quali garanzie si possono chiedere al nuovo fornitore?

Il cliente finale si avvale del nuovo esercente per inoltrare la comunicazione di recesso al precedente fornitore. Il recesso deve essere sottoscritto dal cliente finale e, una volta consegnato al nuovo fornitore, quest’ultimo procederà all’inoltro trascorsi i tempi previsti per l’esercizio di ripensamento(dieci giorni lavorativi dalla data di conclusione del contratto), specificandolo in calce al modulo predisposto per la specifica richiesta.

E’ diritto del venditore uscente ricevere l’atto di recesso, salvo la possibilità di un accordo volontario tra nuovo e vecchio fornitore, permettendo a quest’ultimo di procedere con la semplice comunicazione dell’elenco dei clienti. Per quanto riguarda le tempistiche di recesso si passa da un mese per il cliente finale domestico che non ha mai optato per una fornitura sul mercato libero, ad un massimo di tre mesi per il cliente finale non domestico(con consumi fino a 200000 standard metri cubi) che ha optato per una fornitura sul mercato libero.

Quali vincoli contrattuali ho con il mio fornitore? Posso disdire quando voglio?

Uno dei vincoli contrattuali che si ha con il fornitore è quello di pagare le fatture rispettando le tempistiche definite nel contratto.

Per quanto riguarda la disdetta non si hanno vincoli contrattuali, se non quello, anche qui, di rispettare le tempistiche di recesso specificate alla domanda precedente.

In caso di ritardo o morosità, il fornitore può chiudere il contatore?

Nel caso di ritardi coi pagamenti il fornitore può ritenere necessario chiudere il contatore, con le conseguenze del caso: non avere il riscaldamento e, quindi, stare al freddo.

Chi fa la lettura del gas? Posso farla da solo?

La lettura del contatore del gas è di competenza del distributore, che ha l’obbligo di effettuarne almeno una al mese; nulla vieta di fare un’autolettura, anzi è un ottimo modo per controllare se i metri cubi di gas che ci fatturano corrispondano a quello che abbiamo realmente consumato.

Da che cosa è formato il costo della fornitura di Energia Elettrica?

Il costo del servizio di fornitura di elettricità è formato da quattro componenti principali:

  1. spesa per la materia energia;
  2. spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
  3. spesa per oneri di sistema;
  4. totale imposte e IVA
Che cosa è la spesa per oneri di sistema?

Sono gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, e che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico.

In particolare per:

  • messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;
  • incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
  • copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;
  • sostegno alla ricerca di sistema;
  • copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);
  • copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;
  • integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.
Da che cosa è costituito il prezzo della fornitura di Gas?

Il prezzo della fornitura di gas è costituito dalle seguenti voci di spesa:

  • spesa per la materia gas naturale (comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per l’acquisto della materia prima);
  • spesa per il trasporto e la gestione del contatore (comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali il gas naturale);
  • spesa per oneri di sistema (comprende gli importi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas che vengono pagati da tutti i clienti finali).
  • imposte (Comprende le voci relative all’imposta di consumo, l’addizionale regionale e l’Imposta sul Valore Aggiunto – I.V.A.).
Che cos'è la spesa per la materia gas naturale?

Il prezzo del gas naturale è costituito da tre macro componenti (spesa per la materia gas naturale, spesa per il trasporto e la gestione del contatore e spesa per gli oneri di sistema) e dalle imposte. Al pari di quanto accade per la spesa per la materia energia, la spesa per la materia gas rappresenta la principale voce di spesa in bolletta ed è la spesa su cui i fornitori si fanno effettiva concorrenza. Tale voce comprende tutte le spese che il fornitore sostiene per l’approvvigionamento della materia prima. Questa voce di spesa si compone di una quota fissa e di una quota variabile. La quota fissa, espressa in euro/anno, è la spesa che si paga per avere un punto di consegna attivo, anche senza effettivi consumi. La quota energia, espressa in euro per Smc, è invece il prezzo da pagare in proporzione al consumo.

Che cosa sono le spese per gli oneri di sistema?

Tra le spese di cui devono farsi carico i clienti finali del servizio gas vi è anche la spesa per gli oneri di sistema. Tale spesa si riferisce alla copertura dei costi inerenti ad attività di interesse generale per il sistema gas. La spesa per gli oneri di sistema è stabilita trimestralmente dall’ARERA e comprende i costi di interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti rinnovabili, i costi per l’incentivazione qualità dei servizi gas, i costi di eventuali conguagli e squilibri del sistema di perequazione e i costi di commercializzazione della vendita del gas al dettaglio. In bolletta questa voce viene espressa in spese per gli oneri di sistema e comprende una quota fissa e una quota energia, differenziata per scaglioni di consumo.

Cos’è il correttore dei contatori del gas?

Dal momento che il volume di un gas cambia in base alla pressione e alla temperatura, risulta facile capire che chi si trova “a livello del mare” non legge il volume allo stesso modo di chi si trova in montagna, ad esempio. Per sopperire a questa differenza si applica un correttore al contatore del gas che standardizza il volume, calcolandolo ugualmente indipendentemente da dove ci si trova. Esso, però, può essere integrato negli apparecchi di nuova generazione o quelli già presenti per le utenze con elevato consumo di gas.

Come si legge il contatore del gas?

La finestrella del quadrante è suddivisa in due parti: la prima con sfondo nero riporta il consumo in metri cubi(cifre significative), la seconda con sfondo rosso riporta i decimali di metro cubo(che possono essere trascurate)

Se cambio fornitore, possono portarmi via il contatore?

Assolutamente no, nel senso che il contatore non è di proprietà del fornitore e, anche nel caso di ritardo coi pagamenti, resta sempre nello stesso punto di riconsegna del gas.

In caso di sostituzione del fornitore si rischia la chiusura del contatore?

Assolutamente no, sempre fatto salvo che non ci siano stati ritardi coi pagamenti previsti.

Come stimano i miei consumi? Posso contestare le stime?

Essendo a conoscenza del consumo di gas nei vari mesi dell’anno, la stima non è altro che una supposizione di quello che consumeremo e, orientativamente, sarà vicino a quello che era il consumo precedentemente fatto in quel periodo.

E’ doveroso chiedersi: e se quest’anno io consumo meno di quanto ho sempre fatto? Posso contestare la stima?

La risposta è tanto chiara quanto la domanda: dal momento che le fatture erogate sono “salvo conguaglio” nel momento in cui fatturano più di quanto ho consumato il conguaglio sarà un accredito pari alla differenza dei metri cubi che ho pagato in più; viceversa se mi fatturano meno di quanto ho consumato il conguaglio sarà un addebito pari ai metri cubi consumati e non pagati.

Che cosa è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore?

Sono i costi sostenuti dal distributore per il trasporto dell’energia (a livello nazionale e locale) fino al contatore del cliente e per la lettura dei consumi.

Questa componente rappresenta in media il 15% della spesa totale lorda ed è coperta da tariffe stabilite dall’Autorità con criteri uniformi per l’intero territorio nazionale.

Nella bolletta, gli importi pagati per tali attività sono suddivisi in: Quota fissa, Quota variabile e Quota potenza.

Che cosa è la componente “totale imposte e IVA”?

Riguarda le voci relative all’imposta di consumo (accisa) e all’imposta sul valore aggiunto (IVA).

La bolletta riporta, oltre alla voce sintetica relativa al totale dovuto per imposte e accisa, un riquadro nel quale sono evidenziate:

  • per accisa l’ammontare dei kWh cui sono applicate le singole aliquote;
  • per l’IVA la base imponibile e la relativa aliquota applicata.

Il prezzo annuo viene applicato in bolletta in quote mensili o giornaliere.

Quanto Tempo E’ Necessario Per Passare Con KNEZ GAS E LUCE ?

La tempistica massima prevista dalla legge per il cambio operatore è di 90 giorni, ma considera che normalmente il passaggio con noi è più veloce, di solito meno di due mesi.Entro il giorno 10 di ogni mese prenderemo tutte le pratiche lavorate e accettate fino a quel momento e le invieremo al Sistema Informativo Integrato, la Banca Dati nazionale che raccoglie le informazioni di tutte le forniture. In caso di responso positivo alla richiesta da parte del Sistema Informativo Integrato, il passaggio a KNEZ GAS E LUCE avverrà il primo giorno del mese successivo.

Che cos'è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore?

Altra voce presente in bolletta è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore. Questa spesa si riferisce alle attività di trasporto del gas attraverso i gasdotti, di stoccaggio e di gestione del contatore domestico. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente provvede annualmente a stabilire per tutti gli operatori la tariffa, tenendo conto dell’inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza fissati dall’Autorità stessa. La spesa è il risultato di due componenti: la quota fissa indipendente dal consumo e la quota energia in base al gas consumato.

Quali sono le imposte sul gas naturale?

Le imposte comprendono l’IVA, le accise e le addizionali regionali. Applicata al totale delle voci in bolletta, l’IVA è pari al 10% per gli usi civili fino a 480 mc di consumo e al 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse. Per gli usi industriali, l’aliquota è pari al 22%. L’imposta indiretta sul consumo (altrimenti detta accisa) varia in funzione dell’ubicazione geografica dell’utenza e in base a quattro scaglioni di consumo annuali (0-120, 120-480, 480-1560, oltre i 1560 Smc). Definita in autonomia da ogni regione nei limiti fissati dalla legge, l’addizionale regionale si applica alla quantità di gas consumato e il suo ammontare varia significativamente da regione a regione, con l’esclusione delle regioni a statuto speciale che sono esentate da tale imposta e la Lombardia che ha deciso di abolirla.